Le cotture en plein air dell’estate

L’intramontabile barbecue, ma anche il forno a legna, l’affumicatura, il forno tandoori e le cotture lente: come sperimentare nuove ricette all’aria aperta

L’estate è il momento dell’esplosione della voglia di convivialità (e di cucina) all’aperto, tanto che gli italiani, stando alle statistiche Gfk e Greenretail hanno fatto registrare una crescita del +13%, in alcuni mesi anche del +80%, nell’acquisto di prodotti per le cotture outdoor, quelli che consentono di sperimentare nuove ricette, dare spazio alla creatività culinaria di esperti e principianti. Un esempio? Con un forno a legna da esterni, come DeliVita (un’esclusiva per l’Italia di maisonFire) è possibile provare tante tipologie di cottura, con consumi di legna molto bassi, circa 1kg/h, visto che in meno di 30 minuti raggiunge 500°C.

Grigliate in compagnia

Il re per eccellenza della cucina outdoor, il barbecue, è sinonimo di convivialità. La cottura alla griglia permettere di cuocere i cibi senza aggiungere grassi, con quell’inconfondibile sapore che tutti apprezzano. E’ importante non cucinare con temperature troppo alte che possono bruciare gli alimenti. L’aspetto più importante per un BBQ perfetto, oltre alla scelta delle materie prime di ottima qualità, è la marinatura. Via libera ad aromi e spezie, così come una base acida, dal limone, al vino e naturalmente l’olio extra vergine d’oliva.

Il sapore genuino del forno a legna

Costruito con materiali isolanti e naturali, il forno a legna porta i cibi a una perfetta cottura, omogenea e uniforme. Inoltre, raggiungendo temperature elevatissime, consente di sperimentare in modo professionale numerose ricette nel mondo della panificazione. Sarà ad esempio possibile preparare pizze al piatto fedeli alla tradizione partenopea, cotte in 2-3 minuti, a 400-500°C. La cottura in forno a legna, infine, dona a ogni piatto quell’inconfondibile profumo e aroma, genuino, di una volta. E’ possibile poi sfruttare il calore incamerato dal forno a legna che permane per diverse ore dopo il suo spegnimento, con la cottura lenta, ideale per cucinare cibi, anche di grandi dimensioni, mantenendone inalterati i succhi e il sapore, per una tenerezza al taglio sorprendente.

I consigli per l’affumicatura perfetta

Questa tecnica in passato veniva usata per la conservazione dei cibi; nella cucina contemporanea, invece, è un ingrediente pregiato per donare al cibo un tocco particolare. Per una corretta affumicatura la temperatura della camera di cottura deve oscillare tra i 90° ed i 100°, mentre l’alimento può definirsi correttamente affumicato quando raggiunge i 55°. Il segreto per un’affumicatura corretta è poi legato al tipo di legno impiegato: ottimi i rami da frutto, eccetto il fico, essiccati almeno 18 mesi, evitando i legni di alberi con resina.

Il sapore dell’Asia con il forno tandoori

Il nome tandoor, o tandoori, si riferisce a un particolare forno in argilla, dalla forma cilindrica alla cui base brucia un fuoco di legna, permettendo alla camera di combustione di raggiungere una temperatura di circa 480°. Il forno tandoori è usato non solo in India ma in gran parte dell’Asia centrale. Questo tipo di cottura richiede l’utilizzo di marinature con un mix di spezie, erbe e salse permettendo di dare vita a ricette molto saporite senza l’impiego di sale e capaci di esaltare anche le materie prime più semplici, come il pollo e il tacchino.