Classico è… stupire senza appesantire

Tutte le potenzialità dello stile classico in cucina nell’interpretazione dell’interior designer Andrea Castrignano, con il suo minimal baroque

Anche se sembra una frase fatta, è vero che lo stile classico è intramontabile e non subisce mode, perché è senza tempo e affonda le sue radici in un’antichità piena di bellezza che è giunta intatta fino a noi”. Per l’interior designer Andrea Castrignano l’interpretazione dello stile classico in cucina è oggi legato alla contaminazione e al contrasto, tra materiali e finiture, per stupire senza appesantire.

Andrea Castrignano - Photo Davide Barnardelli

Le cucine dallo stile classico hanno ancora, in Italia, una loro nicchia di estimatori?

La scelta di una cucina dallo stile classico si configura particolarmente adatta per chi vuole un ambiente non legato alle mode del momento e per chi ama circondarsi di un arredamento ricercato e curato nel dettaglio. L’attenzione ai dettagli, come elementi decorativi e ornamenti, è proprio ciò che caratterizza maggiormente questo stile di cucine e che le rende estremamente affascinanti ed eleganti. Ogni elemento, infatti, deve essere scelto e bilanciato con cura per conferire un senso di equilibrio ed armonia. In genere abbiamo una struttura di legno in buona qualità e un top in pietra o marmo. La “pesantezza” di questi materiali viene alleggerita da tonalità chiare che contribuiscono a creare un’atmosfera rilassata e sofisticata.

Che tipo di richieste vengono fatte da chi sceglie la cucina classica?

La scelta di una cucina classica può essere determinata dal fatto che si è entrati in possesso di un pezzo particolarmente importante, di una bella casa di famiglia o anche soltanto da un’adesione convinta a un’armonia estetica tradizionale, magari alimentata da ricordi personali. Sicuramente ci sono luoghi in cui, a mio parere, è particolarmente adatta, come per esempio case di campagna o di montagna. La cucina è il cuore di una casa e come tale deve trasmettere un senso di calore e accoglienza e, se ben studiato, lo stile classico è perfetto per creare questo tipo di atmosfera. Per quanto riguarda le richieste di personalizzazione direi che sono pressoché infinite e dipendono dalle esigenze e dai gusti del singolo cliente.

Legno e marmo alleggeriti da tonalità chiare ed elementio come le tappezzerie floreali - Photo Armando Moneta

Le sue proposte?

La sartorialità è alla base della mia filosofia progettuale e sono fortemente convinto che sia quel quid in più che può rendere una cucina classica davvero wow. Ecco perché nei miei progetti propongo quasi unicamente cucine disegnate da me e realizzate dal mio falegname di fiducia. In questo modo non solo riesco a sfruttare al meglio gli spazi a disposizione ma riesco anche a personalizzarle e aggiungere quei dettagli sofisticati e lussuosi che contraddistinguono le cucine dal gusto classico.

Rivisitazione del classico di Andrea Castrignano, con pannelli fresati e laccati (Photo Armando Moneta)

Ha qualche progetto particolare da raccontare?

Mi sento di dire che negli anni, ho coniato un nuovo stile, che è tra l’altro quello che più mi rappresenta: il minimal baroque. Il rischio di chi sceglie lo stile classico tradizionale è quello di appesantire gli ambienti rendendoli quasi una casa museo e quindi poco adatti da vivere quotidianamente. Ecco che creare un piacevole contrasto tra antico e moderno, abbinando al classico qualche elemento che vivacizzi l’ambiente può essere una scelta vincente.

Qualche esempio di abbinamento?

Si può giocare con materiali abbinando per esempio l’acciaio con il marmo o con il legno, si può giocare con i colori laccando per esempio un pannello fresato (stile boiserie per intenderci) come ho fatto a casa mia, si può giocare con i decori utilizzando finiture a rilievo per pannelli laccati che riproducono decori e motivi baroccheggianti come ho fatto in questo splendido appartamento storico a Venezia… insomma le possibilità sono tantissime e molto variegate. Come dico spesso non ci sono limiti alla fantasia.

Quali consigli dare al retail per proporre questo tipo di prodotto?

Sicuramente sono cucine che si vendono meno soventemente rispetto a quelle che incontrano i gusti di una più ampia fetta di pubblico. Ecco perché è fondamentale valorizzarle. Come? Sicuramente contestualizzandole all’interno dell’esposizione creando così un ambiente e coerente che faccia sognare i potenziali acquirenti. Un altro aspetto secondo me importantissimo è quello di cercare di esaltare al meglio sia attraverso l’esposizione che attraverso la comunicazione l’altissima qualità dei materiali che spesso caratterizzano una cucina dallo stile classico.