In & Out, le dinamiche dell’abitare

Pierattelli Architetture ideano ambienti ibridi, legati alla tradizione e al luogo, che entrano fisicamente in relazione con il contesto attraverso stanze all’aperto

Progettare per immaginare nuove possibilità. Ogni intervento è un racconto su misura, dove il rispetto e la valorizzazione della storia dei luoghi incontra le esigenze del presente. Questa la vision di Pierattelli Architetture che, proiettando lo sguardo verso il futuro, concepisce spazi che uniscono tradizione, estetica, funzionalità e rispetto per l’ambiente. Da qui nasce l’attenzione particolare agli spazi esterni, progettati in se stessi con funzioni e servizi specifici e sempre in diretta connessione con gli ambienti all’interno. Nella loro “idea di spazio” l’interno e l’esterno sono in diretta continuità: i flussi non si interrompono, le funzioni della casa si completano e i materiali si rincorrono a disegnare un unicum, con molteplici variazioni. “Creare nuovi equilibri diventa un esercizio di stile per dare vita a spazi che nascono da una profonda comprensione del contesto e dialogano con l’essenza dei luoghi e dei materiali che li contraddistinguono” raccontano gli architetti.

Pierattelli Architetture, fondato a Firenze nel 1980, ha una storia quarantennale nello sviluppo di progetti nei campi dell’architettura, del paesaggio, degli interni e del product design. Oggi è guidato da Massimo Pierattelli insieme ai figli Andrea e Claudio e a un team di 20 professionisti, e nel 2022 ha aperto una nuova sede a Milano

Come sta cambiando l’organizzazione dello spazio residenziale?

Lo spazio residenziale si presenta oggi flessibile e modulabile per soddisfare diverse esigenze abitative. L’organizzazione della casa non è standardizzata ma fluida, e gli ambienti entrano in relazione tra loro visivamente e fisicamente dialogando per trovare nuovi racconti. I luoghi dell’abitare sono perciò ibridi, digitali e sociali al tempo stesso, seguendo l’evoluzione della società.

La distribuzione dei diversi ambienti, e della zona giorno in particolare, ha subìto o sta subendo sostanziali modifiche rispetto al passato?

La zona giorno sta assumendo nuovi ruoli e funzionalità. Diventa fulcro della casa proponendosi sfaccettata e dinamica, ospitando al tempo stesso la cucina e la sala da pranzo che nel progetto di oggi si abbinano in armonia. La zona giorno viene pensata per lo scambio, la relazione, la convivialità, abbattendo muri per dare forma a interessanti interazioni spaziali.

L’enfatizzazione del rapporto con l’esterno ha comportato modifiche nell’organizzazione dello spazio?

Progettare in rapporto con l’esterno è fondamentale per un buon progetto, tenendo presente che l’apporto di luce e di aria apporta benessere e qualità all’interno. Nei nostri progetti cerchiamo di enfatizzare l’ingresso della luce naturale e, quando possibile, rendere il paesaggio un’estensione dell’indoor: perché la casa non sia spazio chiuso e inaccessibile ma luogo in relazione con l’ambiente.

Quali i materiali che preferite per un’integrazione fra indoor e outdoor?

Prediligiamo le matericità e le texture della tradizione, rivisitate attraverso la contemporaneità. Tra questi il cotto è un materiale che utilizziamo tanto, per le sue proprietà di resistenza e durevolezza in esterno, ma anche per la sua cromia naturale e mutevole che rimanda al territorio toscano. Utilizziamo anche la pietra per la sua bellezza non ostentata e puntiamo a inserire la vegetazione, per abbassare le temperature e favorire il benessere degli abitanti.

Quali suggestioni guidano la progettazione degli spazi esterni?

Quando progettiamo gli spazi outdoor guardiamo il paesaggio intorno a noi. A volte la bellezza della natura ci aiuta a progettare e decidere matericità, geometrie e cromie, ma anche a capire quale atmosfera vogliamo dare a quello spazio perché sia in armonia con l’edificio. Vogliamo apportare benessere e aggiungere valore nel rispetto dell’ambiente, dando forma a luoghi - giardini o terrazze – che siano rifugi, aree protette nelle quali gli abitanti possano trovare equilibrio.

Quando si prospetta l’opportunità di creare una zona per cucinare all’aperto, quali le preferenze in merito alla sua organizzazione e alla scelta dei materiali?

Nel caso di cucine all’aperto, l’oggetto che non può mai mancare è il barbecue, che sia a gas, a legna o elettrico. Oltre a quello le personalizzazioni sono molte, come il forno per la pizza o particolari tipi di forni. Queste zone vengono solitamente sviluppate in maniera lineare, quasi come una catena di montaggio, con un unico grande mobile alternando spazi di preparazione con lavandini e cotture. Anche nello sviluppo di progetti in esterno cerchiamo di usare molto spesso materiali naturali durevoli, come pietre o legni. Può capitare, per ottenere effetti omogenei, di utilizzare resine anallergiche particolarmente resistenti che donano alle cucine un aspetto più contemporaneo, mentre l’acciaio, quasi sempre inox lucido o satinato, diventa il materiale più utilizzato per tutte le tipologie di elettrodomestici in quanto garantisce una maggiore durabilità.