Boffi|DePadova, Compasso d’Oro alla Carriera a Gavazzi

Roberto Gavazzi riceve da ADI il premio Compasso d'Oro alla Carriera e festeggia anche i 35 anni alla guida del marchio Boffi

Il gruppo Boffi|DePadova è onorato di annunciare che Roberto Gavazzi, CEO e presidente del Gruppo, ha ricevuto il prestigioso premio Compasso d'Oro ADI alla Carrriera con  le seguenti motivazioni: “ADI e la Fondazione ADI hanno individuato nella sua figura un protagonista indiscusso della cultura del design italiano.” Il premio Compasso d'Oro conferma il contributo di Roberto Gavazzi al made in Italy quale interprete originale di una nuova qualità abitativa. Gavazzi accoglie questo premio non solo come riconoscimento personale, ma anche come tributo alla dedizione e passione che caratterizzano l'intero team di Boffi|DePadova. “Sono veramente onorato di entrare a far parte del ristretto e prestigioso novero dei vincitori di questo fantastico riconoscimento", ha commentato Roberto Gavazzi. "Il 2024 è stato un anno ricco di celebrazioni per me: dai 90 anni di Boffi ai miei 35 anni di percorso all’interno di questa realtà così ricca di stimoli e opportunità di sviluppo.”

Roberto Gavazzi - Foto: Stefano Galuzzi

Gavazzi guida l’azienda Boffi dal 1989, che ha trasformato in un brand all’avanguardia capace di forgiare soluzioni d'interior innovative, portandola all’internazionalizzazione e alla fusione strategica con sinergici marchi di alta gamma. Un progetto visionario ha dato vita al gruppo Boffi|DePadova al fine di realizzare un’offerta integrata e completa di arredi e sistemi per l’abitare, caratterizzati da raffinatezza e unicità senza cadere nell’omologazione, elaborando la proposta inedita di un’intera “way of living”.

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Nato in Brasile da una famiglia italiana con una forte tradizione imprenditoriale, Gavazzi si laurea all’Università Bocconi di Milano e completa gli studi con un MBA alla Columbia University di New York. Dopo aver maturato una significativa esperienza internazionale in gruppi industriali come Saint-Gobain e Olivetti, l'incontro con Paolo Boffi 35 anni fa è il punto di svolta che gli permette di realizzare la sua visione imprenditoriale, coniugando obiettivi economici e culturali. “Innovare è soprattutto un anelito, il desiderio di soddisfare la migliore qualità progettuale", prosegue Roberto Gavazzi. "La sfida risiede nel definire cosa sia questo concetto nel 2024. Negli anni Settanta, ma anche fino a vent'anni dopo, coincideva con la creatività più libera di prodotto. Oggi nel nostro complesso settore la vera innovazione passa da una strategia imprenditoriale vincente, che sull’intero processo operativo sappia continuamente combinare la migliore sensibilità intuitiva con i fattori critici di successo. Il prodotto rappresenta sempre la principale componente, ma non l’esclusiva. Dobbiamo guardare e valutare l’insieme della foresta e non solo gli alberi di questo contemporaneo paesaggio domestico."