Un grande capannone, che in origine era un laboratorio di scultura e che si presentava con un enorme spazio a doppia altezza, illuminato aperture alte e zenitali. Così era la grande proprietà sita a Pietrastanta (LU) che l'architetto Alessandra Bartali doveva trasformare in un loft e che si presentava come un magazzino, a cui si accedeva tramite un portellone. L'odierno e magnifico loft non lascia certo immaginare com'era in origine il capannone, se non rivelando alcune parti strutturali ancora a vista e alcuni dettagli. Che ne fanno un perfetto esempio di stile brutalista 2.0. Aperto e accogliente, il monovolume centrale della casa è caratterizzato da un soppalco in ferro nero: è qui sotto che si colloca la cucina, essenziale e dal look austero, "duro" e rigoroso, ma anche raffinato, come l'intero habitat.
Quali siano stati gli elementi di partenza per la ristrutturazione e quali le scelte-base di stile che hanno caratterizzato in modo così incisivo questa casa lo abbiamo chiesto alla stessa progettista, l'architetto Bartali. "L’obiettivo principale è stato quello di non snaturare l’essenza industriale dello spazio", ci ha spiegato la progettista. "Per questo abbiamo optato per soluzioni che hanno lasciato a vista le preesistenze, ovvero le pareti perimetrali, il muro costruito con blocchetti in cemento, l'intera pavimentazione in cemento al piano terra che è quella esistente, semplicemente levigata... addirittura si vedono ancora le macchie". Il progetto del loft si basa quindi sull’idea di “mettere a nudo” alcuni elementi. "Si voleva lasciare dichiarata la natura dell’immobile nato come laboratorio di scultura".
Nero, strutture a vista e materia pura
"Riguardo le richieste da parte del cliente ho avuto abbastanza carta bianca", ci continua l'architetto Bartali. "Sapevo che al cliente piacevano linee pulite dell’ex natura industriale del fabbricato. In particolare mi ha chiesto di mantenere quanto più possibile a vista i blocchetti in calcestruzzo delle pareti perimetrali" e di usare il colore nero e i materiali naturali". Anche alcune scelte che riguardano la cucina hanno a che fare con i desideri della proprietaria. "Dai vari spunti abbiamo realizzato diversi elementi caratterizzanti: l’inserto di un pianetto colazione in marmo rosso sull’isola della cucina, il piano del grande tavolo in rovere massello e, nel living, il tavolino della zona tv realizzato da un blocco unico di marmo calacatta".
Il layout del loft si incentra sul nuovo soppalco che gira a forma di U attorno al perimetro murario lasciando libero il volume centrale a doppia altezza, dedicato al living. "Siamo intervenuti con un nuovo soppalco in ferro realizzato con solai in lamiera grecata e cemento lasciati a vista al piano terra, proprio come se fosse un soppalco ad uso industriale benché, sul livello superiore si collochi la zona notte. I vari materiali naturali e meno trattati possibile - quali ferro, rovere, marmo e cemento - dichiarano la loro reale natura ed essenza".
Nella sontuosa quanto sobria area soggiorno si erge una scenografica parete-libreria in ferro naturale che arriva fino al soffitto, pensata anche per alloggiare la TV. Al centro, l'ampia area relax arredata con i divani Tufty-Time disegnati da Patricia Urquiola, di B&B Italia Sulla destra della libreria, la parete di tamponamento tra il pavimento e il soppalco in ferro (che corrisponde alla parete del vano scala) è interrotta dal vetrocemento, mentre nella zona superiore prosegue con vetrate schermate da veneziane che celano la cameretta. A sinistra della libreria nera, il camino cubico di Stûv e la poltrona Harbor Laidback di B&B Italia, firmata da Naoto Fukasawa.
Cucina sotto il soppalco, cantina a vista e tavolo da 10
Dietro ai divani, e intercettata dal soppalco, si estende la zona conviviale, con il lungo tavolo in rovere per 8 persone, la cucina con isola e, accanto al vano scala, il locale cantina aperto.
"La cucina è stata realizzata tutta su misura - continua la progettista - e doveva essere sì funzionale, ma anche un arredo non troppo invasivo all’interno di questo spazio. La cucina, insomma, non doveva sembrare troppo una cucina perché il piano terra della casa viene spesso usato dal proprietario anche come spazio riunioni. Ecco anche è stato scelto anche han voluto un grande tavolo e una tv ad incasso nella libreria in ferro"
La cucina si presenta con un total look fenix nero, una soluzione monocromatica e monomaterica delle linee rigorose, composta da una linea di basi a parete e da un'isola con piano colazione a sbalzo in marmo. "Il colore nero è il letimotiv degli arredi a misura di questo immobile", spiega l'architetto Bartali. "Anche la cucina, quindi, si inserisce in questo monocromatismo. È realizzata in fenix con top in ardesia; è stato scelto di non aggiungere pensili per mantenerne l’aspetto leggero e per lasciare quanto più a vista possibile la parete retrostante in blocchetti in cemento. Lo spazio per gli utensili è ricavato nel volume centrale dell'isola". A parete, sopra le basi, la cappa mascherata da un involucro nero squadrato; a sinistra, oltre i pilastri, il frigocongelatore nero stand alone di LG, con produzione ghiaccio.
Tocco di classe e di originalità, il vano cantina pensato come un locale aperto, attrezzato con portabottiglie in rete metallica ed una cantinetta vini.
SCHEDA PROGETTO
LOCALITA'
Loc. Capezzano Pianore, comune di Pietrasanta (LU)
PROGETTO D'INTERIOR E D'ARREDO
architetto Alessandra Bartali
TIPOLOGIA ABITAZIONE
Loft
SUPERFICIE ABITATIVA TOTALE
280 mq + 300 mq di spazio outdoor
SUPERFICIE ZONA LIVING
120 mq
SUPERFICIE CUCINA
18,5 mq
TIPOLOGIA CUCINA
Aperta sulla zona giorno
ARREDO CUCINA
Realizzata da artigiano su disegno dell'arch. Bartali - Ante, paraschizzi e piani di lavoro di basi e isola in Fenix NTM® nero - Pianetto colazione a sbalzo in marmo
ELETTRODOMESTICI
Piano cottura e cappa di Smeg - Frigocongelatore free standing nero di LG