Interzum Guangzhou al nastro di partenza

L’industria cinese del mobile, del legno e dell’arredo si rimette in moto con Interzum guangzhou, l’occasione per fare il punto della situazione e per riprendere il filo del discorso drammaticamente interrotto

Il mondo fieristico si rimette lentamente in moto, a partire dalla Cina. È tutto pronto per  Cifm/interzum guangzhou, la più grande rassegna dedicata alle tecnologie e alle forniture per l’industria del legno e del mobile che si terrà a Guangzhou, uno dei centri nevralgici dell’industria cinese di settore, da 27 al 30 luglio Pazhou Complex. L’evento si terrà in contemporanea con un altro grande appuntamento per la filiera, l’edizione 2020 di CIFF-China International Furniture Fair che, per quanto ridisegnata in seguito alle problematiche innescate dalla pandemia, sarà quest’anno un evento da non perdere.

L’industria cinese del mobile, del legno e dell’arredo trova in questo tris di appuntamenti l’occasione per fare il punto della situazione, per riprendere il filo del discorso drammaticamente interrotto.
Un appuntamento indubbiamente complesso, per il quale sono stati messi a punto interventi tali da garantire l’assoluta sicurezza di espositori e visitatori. Una edizione che non sarà certamente confrontabile con le altre, ma che vedrà molte realtà dimostrare in modo concreto la loro “voglia di normalità”. Fra queste le italiane Paolino Bacci, (macchine), Italiana Ferramenta (forniture) e Ica (vernici), realtà che da tempo vantano una presenza consolidata in Cina, un Paese che tornerà a essere prioritario nei flussi economici mondiali, un mercato enorme e dal grandissimo potenziale oggi più che mai.

“Il mercato cinese avanza richieste sempre più severe in tema di design e di qualità del prodotto, chiedendo soluzioni migliori anche quando si tratta di particolari che fino a oggi erano considerati dei semplici dettagli”, ha commentato il portavoce di Italiana Ferramenta. “I produttori cinesi sono costantemente alla ricerca di accessori e di una ferramenta migliore, così da incrementare il valore complessivo dei loro mobili e incentivare la domanda, sull’onda di una sempre più consistente richiesta di mobili “su misura” che ha spinto le aziende a definire un nuovo tipo di rapporto con i propri clienti, incentrato sulla flessibilità, la qualità, il servizio”.