Lo chef pluristellato Andrea Berton, titolare dell’esclusivo Ristorante Berton a Milano, è una personalità di primo piano per quanto riguarda stile e tendenze di gusto. E non solo rispetto all’arte del cucinare, ma anche riguardo al design. Lo chef Berton e l’architetto Franco Driusso, art director di Arrital, hanno elaborato uno dei progetti cucina più innovativi degli ultimi anni: AKB_08, già selezionato all’interno del book Adi Index 2017. Il risultato della proficua collaborazione tra l’Architetto e lo Chef è un sistema che integra, a un design eccellente,elementi di livello e funzionalità professionale.
Sul tema “design&cucina”, abbiamo quindi rivolto qualche domanda ad Andrea Berton chiedendogli, in primis, quanto conti lavorare in un ambiente adeguatamente attrezzato e funzionale, ma, al contempo, anche disegnato con la stessa cura con cui si “disegna” un piatto.“Avere gli spazi giusti e ben definiti in cucina rappresenta un’ottima una base per lavorare bene e in modo veloce” afferma lo Chef Berton. "E in un ristorante, la cucina deve essere disegnata “a misura” di chef".
"L’errore più frequente, nel progetto di un locale, è lasciare all’architetto la realizzazione della cucina, che deve invece essere concepita e creata insieme a chi la utilizzerà," continua Andrea Berton."Quella del mio Ristorante è stata costruita secondo le esigenze del mio lavoro, affrontando anzitutto la funzionalità per potermi muovere bene. Ad esempio, ho voluto banconi più alti degli standard per non lavorare chini; attrezzature speciali come motori frigoriferi remoti, piastre a induzione ad alto rendimento e, oltre alle cappe aspiranti e a un sistema di climatizzazione che consente anche l’immissione di aria, per non creare un effetto soffocamento quando si cucina».
Lo chef Berton, in virtù dell’importante esperienza professionale, ha quindi potuto offrire un contributo fondamentale al progetto AKB_08 (dove la lettera B significa, appunto, Berton), sistema creato sì per lo spazio domestico, ma connotato da un’efficienza “da ristorazione. "Lavorare per Arrital è stata un’esperienza molto interessante soprattutto perché l’architetto Driusso è in linea con la mia idea di cucina", continua Berton.
"C'e c’è stata una forte sintonia con Driusso: sul rigore, sulle linee pulite e precise. Franco ha interpretato le mie esigenze in modo egregio, ha messo in pratica le mie necessità operative. Ad esempio, avere un tagliere speciale, estraibile, per recuperare briciole e scarti che così, invece di cadere a terra, cadono sul bordo; o una luce direttamente su top, che nel progetto di AKB_08 si è tradotta con il sistema luminoso Focus On. Partendo da esigenze d’uso professionali, con AKB_08 abbiamo creato tante nuove soluzioni funzionali, pensate per offrire, anche a casa, un tipo di efficienza inedita e superiore agli standard».
Parlando di “focus” sul cibo e sull’area in cui il cibo viene preparato, affrontiamo con Berton un argomento di forte attualità: la maggiore consapevolezza del valore del cibo e dell’arte gastronomica. “Sicuramente c’è stata un’evoluzione importante negli ultimi anni perché, attraverso i media, il cibo è diventato esperienza di vita. I media hanno creato un grande interesse, hanno divulgato e valorizzato l’arte della cucinare facendo scoprire al pubblico nuovi aspetti, il tipo di lavoro che si svolge nelle cucine dei locali e dei ristoranti: lo sviluppo di un piatto, come viene creato e con quali tempistiche, il fascino della manualità, l’impegno del cuoco”, sostiene lo Chef, che recentemente è stato tra i protagonisti del programma tv “Il Ristorante degli chef” su Rai 2.
E per coinvolgere il consumatore proprio sulle dinamiche e il fascino della preparazione, per i clienti più fortunati, Andrea Berton ha predisposto, all’interno della cucina del suo Ristorante, un tavolo per due. Disponibile solo nei giorni in cui lo chef è presente. «Una soluzione particolare, che ho voluto perché mi piace l’idea di far vivere alle persone un’esperienza diversa - conclude Berton - perché il cliente può assistere dal vivo a tutte le operazioni che si svolgono per realizzare i piatti. E’ un po’ come vedere una partita di calcio dalla tribuna invece che dagli spalti. In tal modo, posso offrire tutta la mia esperienza e la mia personale idea di cucina”!