“Miele una volta, Miele per sempre” è il concept della nuova campagna globale Miele, lanciata a settembre in 49 Paesi, basata sull’idea che una volta provata la qualità, l’affidabilità e l’esperienza intuitiva dei prodotti Miele, non esista nulla di paragonabile. La comunicazione dell’azienda che quest’anno ha compiuto 125 anni è caratterizzata da immagini emozionali e accattivanti, che esaltano sia il marchio che i suoi prodotti. L'idea creativa è stata sviluppata dall'ufficio di Amsterdam dell’agenzia creativa Wieden+Kennedy (direttori creativi Ramona Todoca ed Edouard Olhagaray).
“L'esperienza globale di valenza eccezionale, performance e un design elegante e senza tempo affascina e ispira milioni e milioni di persone in tutto il mondo” afferma Thorsten Brandt, Senior Vice President Brand and Customer Experience del gruppo Miele. L'esperienza con il brand ridefinisce le aspettative e gli atteggiamenti delle persone nei confronti dei loro elettrodomestici, arricchendo la vita domestica. "La campagna cattura questa sensazione in modo chiaro e, al contempo, emotivo", prosegue Brandt.
La campagna multimediale presenta una vasta gamma di elettrodomestici, con un focus particolare sul settore Kitchen. Ne fanno parte infatti i forni combinati a vapore con funzione di autopulizia HydroClean oppure i piani cottura a induzione con cappa integrata, caratterizzati da un design elegante e di alta qualità che si integra perfettamente in qualsiasi cucina.
In Italia, l'azienda adotta una strategia di comunicazione integrata utilizzando tutti i principali mezzi di informazione, tra cui digital, stampa e OOH (out-of-home). La campagna multicanale include anche una significativa presenza televisiva sulle maggiori emittenti, tra cui Rai, Mediaset, Sky, Cairo Rcs Media e Warner Bros Discovery, con spot in onda fino al 27 ottobre. Questo approccio garantisce un'ampia copertura mediatica, rafforzando il posizionamento del marchio e raggiungendo un pubblico diversificato attraverso un mix equilibrato di canali tradizionali e digitali.
