Molteni Group si racconta nella mostra Museum 2D

La storia della grafica e della comunicazione del Gruppo Molteni è raccontata nella mostra Museum 2D allestita nel Molteni Museum

A dieci anni dalla sua fondazione, Molteni Museum - sito nel Compound di Molteni Group, a Giussano (MB) - si rinnova con la mostra Museum 2D, aperta il 2 marzo in occasione del primo giorno di Milano MuseoCity 2025 “Le Strade dell’Arte”, manifestazione di sette giorni dedicata ai musei e alla scoperta del patrimonio di Milano con alcune incursioni nell’area metropolitana. Incentrata sulla storia della grafica e della comunicazione del Gruppo Molteni e realizzata a cura di Ron Gilad, la mostra Museum 2D intreccia la storia dell’impresa con quella del design. Attraverso cataloghi, pubblicità, poster, gadget e brochure, si raccontano le collaborazioni di Molteni&C, UniFor, Dada e Citterio con fotografi, graphic designer, scenografi, art director, registi e agenzie di comunicazione.

Il Molteni Museum e le vetrate che lasciano intravedere gli spazi e gli oggetti della mostra Museo 2D

La mostra Museum 2D trae ispirazione da diversi materiali storici in 2Delementi di graphic design, fotografie, campagne pubblicitarie, anche cianografiche”, racconta Ron Gilad. “Questi elementi, spesso trascurati nel contesto delle creazioni di arredo 3D, sono interpretazioni dei creativi che hanno aiutato la comunicazione del lavoro dell’azienda nel mondo, attraverso forme 2D sia fisiche sia digitali. La mostra vuole celebrare questi materiali ed esplorare l’evoluzione del design, rivisitando e risignificando il passato”. Parole e immagini raccontano quindi una storia parallela a quella degli oggetti, dei prodotti, delle collezioni del Gruppo Molteni, la sostengono e la arricchiscono, comunicando meglio e con più forza al mondo l’autorialità dei progetti. Una comunità di creativi che ha immaginato mondi e inventato scenari per portare il design ovunque, traducendo la qualità del bello e ben fatto in altri linguaggi. Potenza del messaggio.

Al centro dello spazio è proposta una selezione di fotografie che mostrano le opere di grandi autori, come Gabriele Basilico, Mario Carrieri, Luigi Ghirri, Studio Azzurro – Armando Bertacchi, Leo Torri, Miro Zagnoli. Nel transetto trasversale, invece, i progetti di comunicazione multimediale, tra cui "House of Molteni", serie web sulle case dei trendsetter, selezionata nell’ADI Design Index del 2018, "La vita in un armadio", video sullo spettacolo teatrale interpretato da Anna Galiena con la scenografia di Margherita Palli, e "White Noise", il corto di Beniamino Barrese e Mattia Colombo, che rende omaggio a Venezia, a Carlo Scarpa e a uno degli elementi essenziali della sua architettura, l’acqua. Le pareti laterali accolgono una selezione di pubblicità esposte in ordine cronologico, intrecciando la storia delle aziende con il design della comunicazione italiana e non solo, firmata Young & Rubicam, FCA/Sabbatini Baldoni Panzeri, Annamaria Testa. Celebri i claim, come “Dagli Appendini alle Ante”, per la campagna dedicata al sistema 7volte7, o gli slogan “Dada ha nascosto le ante della cucina. Indovinate dove” e “UniFor.

Il Pensiero Mobile”. Bozzetti storici mostrano il processo di creazione di cataloghi, brochure e pagine pubblicitarie, prima dell’avvento del computer e dopo. Approfondimenti tematici mostrano premi e riconoscimenti come il Compasso d’Oro per l’immagine coordinata ricevuto da UniFor nel 1994. Un’altra sezione si concentra sulla evoluzione dei loghi dagli anni ‘30 a oggi, mostrandone la costruzione grafica, l’utilizzo e la valenza simbolica, dal logotipo di Felix Humm per Molteni&C a quello di Studio Cerri per UniFor, fino al sistema di identità visiva Molteni Group, progettato da Nicola-Matteo Munari. Poster, gadget e inviti raccontano le collaborazioni tra le aziende di Molteni Group e gli architetti, i grafici, gli illustratori, l’art direction di Luca Meda per Molteni&C e Dada e quella di Pierluigi Cerri per UniFor, seguite poi da Vincent Van Duysen per Molteni&C/Dada dal 2016 e Studio Klass per UniFor/Citterio dal 2020.

Uno dei gadget più celebri è l'aquilone realizzato in occasione del Salone del Mobile 1978 che diviene icona della mostra ed elemento fondamentale per la realizzazione di un’installazione nel patio esterno del Museo.

In mostra, infine, la storia del magazine di Gruppo dai primi anni ’90 – Giornalone, poi M&C e infine Molteni Magazine – con schermi multimediali, immagini, testi e disegni. Visual Art, ad esempio, è un progetto di committenza fotografica inaugurato nel 2006, ideato da Cristiana Colli per M&C. Uno spazio di libertà autoriale che ha dialogato con ispirazioni fatte di luoghi, vetrine, mani al lavoro, oggetti della comunicazione, manufatti.

Molteni Group, Alta Cucina Dada: "Nessun particolare: é un dettaglio", di Mario-Carrieri - 1992

Nella stessa occasione, il Gruppo Molteni inaugura anche Molteni Theatre. Lo spazio, progettato nel 2006 da Patricia Urquiola, che ha ricevuto la Menzione d’onore del XXIII Premio Compasso d’Oro ADI e il Premio Nazionale per l’Innovazione ADI / Presidenza della Repubblica Italiana, si rinnova completamente su progetto di Ron Gilad. Pur mantenendo la vocazione originale di hub multimediale, con un ampio catalogo di film e video sui designer e gli architetti, Molteni Theatre accoglie una selezione di pezzi storici della produzione Molteni&C e UniFor. Un luogo in cui raccontare la storia dell’impresa con uno sguardo orientato al presente e al futuro.