Lo scenario urbano in cui si colloca l'ex edificio industriale trasformato in un loft dallo studio di architettura Lamatilde è il quartiere Barriera di Milano, a Torino, zona a vocazione industriale dalla fine '800 e in forte espansione già nel primo decennio del Novecento. All'epoca, erano protagoniste realtà produttive di primo piano tra cui Fiat Grandi Motori, i magazzini Docks Dora, Fiat Fonderie, la Gondrand logistica o la mega fabbrica di cavi elettrici Incet. Il carattere industriale e fortemente contemporaneo del quartiere - che ospita tutt'ora attività produttive come Fonderie Subalpine SpA, URMET e Lavazza - si riflette nelle scelte architettoniche e dei materiali del nuovo spazio abitativo progettato da Lamatilde per un car designer di origini canadesi. Sviluppato di quattro livelli, il loft si estende su 350 mq interni soppalcati e 250 mq di terrazza con vista sulla città. "Lo spazio, in origine industriale e produttivo, era utilizzato da anni come studio fotografico e si presentava senza suddivisioni spaziali", ci ha spiegato l'architetto Marco Ruffino, dello studio Lamatilde. "In particolare, il mezzanino - che ora corrisponde alla zona giorno con la cucina - era aperto sulla doppia altezza. Collegava e attraversava in verticale i vari livelli un'unica scala in continuità dal garage al lastrico solare, senza divisioni". Oggi l'edificio ristrutturato e adibito ad abitazione mantiene la composizione architettonica originaria della facciata in cemento e le tipiche grandi vetrate industriali. L'accesso al loft è nel garage al piano terra, uno spazio semi grezzo ed eclettico che ospita la collezione di auto d’epoca del proprietario, in cui gli elementi strutturali sono esaltati dal cemento lasciato a vista e dal colore giallo acceso scelto per alcune pareti. Collegano il garage all’abitazione un montacarichi a uso esclusivo e una scala in acciaio che, salendo, cambia l’immaginario estetico passando da una lavorazione grezza e industriale a finiture più raffinate e "domestiche".
Rispettando le origini della struttura anche all'interno, nel nuovo loft dominano gli ampi spazi vuoti che valorizzano il concetto di “apertura” proprio della tipologia open space, a cui il progetto aggiunge solo alcuni volumi geometrici finiti in metallo dalle cromie scure, a contrasto con le superfici chiare lasciate libere e la forte luminosità degli ambienti. Traendo ispirazione dalla struttura stessa dell'edificio e dalla storia del tessuto urbano di quest'area metropolitana, i progettisti dello studio hanno saputo creare un loft di grande raffinatezza, dallo stile urban e minimal.
Al primo piano, un’ampia zona giorno libera da partizioni divisorie vede protagonista la cucina con armadiatura a tutta parete e isola, realizzata su disegno de Lamatilde, si che affaccia direttamente sulla zona living. Sia la cucina sia l'arredo è giocato su varie tonalità di grigio fino al nero; eleganti e importanti mobili e sedute di design di nuova produzione dialogano con pezzi vintage.
Il maestoso spazio della cucina-living accoglie anche due volumi metallici sovrapposti e pensati per creare due ambienti chiusi in fondo allo spazio - e visibili su retro delle poltroncine arancioni Wassily. Il primo allo stesso livello del soggiorno è in lamiera di acciaio al carbonio brunito ed è dedicato alla sala cinema privata, mentre il secondo, al di spora di questo, si contraddistingue per la lamiera microforata e corrisponde ad un’intima camera per gli ospiti, un "nido" privato ed accogliente.
Ecco quindi la zona conversazione intercettata dai divani Charles disegnati da Anotnio Citterio per B&B Italia e dalle poltroncine arancioni vintage Wassily Chair di Knoll, firmate da Marcel Beuer, mentre la lampada da terra Sampei di Davide Groppi leggera e sottile crea un forte segno grafico. Nella zona pranzo si impone l’ampio Tavolo 25 di Desalto con sedute Calligaris, su cui discende una composizione della lampada Algorithm di Vibia.
Cucina, arredi e volumi al servizio dello spazio
Per il l'intero loft e soprattutto per la zona giorno al primo piano, "il progetto parte dallo spazio e non dalle funzioni", continua l'architetto Ruffino. "Lo spazio vuoto risulta elemento autonomo del progetto e l'arredo ruota attorno allo spazio vuoto, elemento contemplativo ed essenza del bello. Gli spazi funzionali classici di accoglienza domestica - cucina e living - sono stati disegnati come ambiti continui e fluidi, in modo da creare un'ampia libertà di utilizzo". Un concetto ben chiaro, quindi, quello di continuità, che rende l'area giorno un unicum dove tutto convive in armonia. In quest'ottica, la cucina dall'aspetto austero si delinea con un'isola ed una armadiatura che include la porta di accesso alla zona notte con due camere dotate di bagno privato en-suite.
La cucina realizzata da Disé Italia è stata interamente progettata su disegno de Lamatilde. "L'ambiente cucina-living accoglie uno dei due grandi elementi custom della casa: la cucina nera monolitica", prosegue l'architetto. "Qui le richieste formali e funzionali del cliente si sono mischiate al desiderio di avere un elemento centrale di carattere minimale che fosse luogo di preparazione e di convivialità, dotato degli elementi necessari per preparare grandi cene o aperitivi veloci".
"Tutti gli elementi contenitivi e gli elettrodomestici sono alle spalle dell'isola, in una grande parete anch'essa nera, senza pensili di alcun tipo. Lo sguardo spazia poi verso le camere da letto degli ospiti e verso la scala di distribuzione verticale in un continuum, che rende il grande ambiente accogliente e funzionale". Particolare il materiale con cui sono stati realizzati i frontali di isola e armadiatura, entrambe su disegno: è il Valchromat®, pannello in fibre di legno colorato in massa dalle elevate caratteristiche fisico-chimiche. Le superfici in Valchromat® sono, in questo progetto, tinte nel colore nero, in abbinamento ai piani di lavoro in Lapitec. Speciale anche la Cantina per i vini climatizzata della collezione Vario di Gaggenau, che si abbina al frigocongelatore della stessa serie.
Camera con sala da bagno e terrazza con vista
Il secondo piano è interamente destinato alla grande e luminosa stanza padronale che si sviluppa intorno ad un corpo centrale chiuso, occupato dalla cabina armadio, creando un percorso che permette di passare, senza soluzione di continuità, dalla zona lettura alla vasta stanza da bagno con vasca e doccia walk-in.
Anche a questo secondo piano, arredi e i rivestimenti dall’estetica minimal e si integrano a pezzi storici di design come la chaise longue LC4 di Cassina. Di grande originalità è la camera da letto collocata esattamente al di sopra della cucina e strategicamente affacciata sull'intero spazio living tramite una lunga apertura orizzontale schermata da doghe in legno mobili che, se aperte o chiuse, permettono di far entrare più luce o, viceversa, di garantire maggiore privacy al piano superiore. L’ultimo livello ospita la terrazza con vista sulla città, uno spazio conviviale con pergolato e cucina outdoor, piscina e sauna finlandese Mirror Sauna di ÖÖD; arbusti e piccole piante da frutto rendono questo affaccio sulla città un vero angolo di paradiso,
SCHEDA PROGETTO
LOCALITA'
Torino
PROGETTO ARCHITETTONICO E INTERNI
Lamatilde
TIPOLOGIA ABITAZIONE
Loft
LOCALITA'
Torino
SUPERFICIE
360 metri quadri + 250 metri quadri terrazzo
ARREDO CUCINA
Creato su misura da DiSé - Top in Lapitec nero - Ante e rivestimenti orizzontali in Valchromat nero
ELETTRODOMESTICI
Forni e piano cottura: Neff - Cantina vini: Liebherr
COMPLEMENTI E ARREDI ZONA GIORNO E CUCINA
Divani Charles, di B&B Italia - Poltroncine vintage Wassily Chair di Knoll - Lampada da terra Sampei di Davide Groppi - Tavolo 25 di Desalto - Sedute Calligaris - Lampada Algorithm di Vibia
PIANTE