Sadler: “E’ l’ora della domesticità quiet”

Il designer Marc Sadler vede primeggiare l’uso di materiali e superfici tradizionali a celare in maniera discreta la tecnica, non più esibita come must

Per il designer Marc Sadler, la cucina contemporanea è un ambiente sempre più personale, pensato a immagine e somiglianza di chi la compone. “Partendo da chi ha l’approccio del ‘ho poco tempo’ - spiega Sadler -, richiedendo quindi spazi ridotti con funzionalità ed estetica asciutta, a chi propende per il ‘cucinare è la mia passione’ con il desiderio di più spazio dedicato, senza dimenticare anche il tema della convivialità che spinge senza soluzione di continuità la cucina verso il living”.

Marc Sadler

Quando poi l’atto di cucinare diventa un hobby, un mondo di amatori con velleità semi-professionali che sentono la necessità di circondarsi di funzionalità avanzate e che diventano leader del progetto cucina. “In buona sostanza - osserva Sadler - mai come adesso la cucina rappresenta uno status e la personalità di chi l’ha commissionata.

A livello di ispirazioni, l’impressione è che si assista a un forte bisogno di calma e serenità, che si riflette anche sugli oggetti che circondano la nostra quotidianità. “Vedo in giro tante riletture/interpretazioni/omaggi dei Maestri che testimoniamo la predominanza di un filone che si potrebbe definire quiet design - dichiara Marc Sadler -, dove primeggia l’utilizzo di materiali e superfici tradizionali a celare in maniera discreta la tecnica, non più esibita come must”. Nuovi materiali, nuove applicazioni e soluzioni si integrano quindi senza mai divenire protagonisti, perché quello che sembra contare maggiormente oggi è la rassicurazione di un prodotto di qualità che affondi le proprie radici nella tradizione, che per quanto riguarda l’Italia è un insieme di know-how di eccellenza riconosciuta in tutto il mondo.

La cucina Grangusto disegnata da Sadler per Riva 1920

 

La tecnologia? È parte integrante della cultura progettuale applicata al bello” dice Sadler. Si applica alla funzionalità, alla performance di utilizzo ma anche a quella produttiva, potendo determinare un sostanziale cambio di paradigma rispetto alla valenza finale di un prodotto. “L’AI è certamente parte di questo processo - prosegue il designer -, un ‘ingrediente’ con applicazioni e confini ancora inesplorati, ma dalle potenzialità indubbiamente molto interessanti. Sarebbe sbagliato rifiutare a priori una tecnologia che lascia intravvedere così tanti vantaggi solo perché comporta anche dei rischi, piuttosto farei valere l’antico motto ‘Conosci te stesso e il tuo nemico, e la vittoria sarà assicurata’”.

Per quanto riguarda il Salone del Mobile 2024, nel settore cucina Marc Sadler ha presentato presso il flagship store di Milano una nuova versione della cucina Sei di Euromobil il cui esordio risale al 2018. “Sei, che è caratterizzata dal connubio fra laminati e materiali nobili - conclude Sadler -, in un linguaggio estetico che fa del contrasto e della versatilità il suo punto di forza, riesce di fatto a rinnovarsi in maniera sostanziale con il semplice cambio delle combinazioni fra i numerosi materiali e finiture in catalogo.